Aceto Balsamico di Modena I.G.P.

L’Aceto Balsamico di Modena I.G.P. è un’eccellenza prodotta in quantità e tempistiche capaci di rispondere alla grande richiesta internazionale, grazie all’ottimo rapporto qualità-prezzo.
Basti pensare che annualmente vengono prodotti più di 90 milioni di litri di cui quasi il 90% destinato al mercato estero: un vero e proprio successo dell’esportazione italiana.
L’abitudine di mescolare mosto d’uva cotto con l’aceto di vino è antica, come testimoniato ad esempio nel “Registro delle vendemmie e vendite dei vini per conto delle due Cantine Segrete del Palazzo Ducale di Modena” del 1747 in cui sono elencate 8 varietà di aceto, tra le quali anche la ricetta con aceto di vino.
Questa tipologia di aceto probabilmente nacque proprio dall’esigenza di avere un prodotto versatile e gustoso, ma che non richiedesse i lunghi tempi di maturazione della ricetta con solo mosto cotto.
Da qui quindi deriva quello che oggi conosciamo come Aceto Balsamico di Modena I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta). Questo prodotto è tutelato dall’Unione Europea ed è soggetto ad un Disciplinare che ne definisce caratteristiche e metodologie produttive.
Il mosto d’uva utilizzato deve provenire obbligatoriamente da sette vitigni tipici (Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancelotta, Fortana e Montuni) e può essere utilizzato cotto, concentrato o anche parzialmente fermentato. L’altro ingrediente indispensabile nella ricetta è l’aceto di vino, che può anche essere invecchiato aggiunto in un’aliquota a discrezione del produttore.
Al variare delle percentuali di mosto e aceto in ricetta e a seconda della presenza o meno dell’aceto di vino invecchiato, si ottengono prodotti molto diversi, con un sito più acido, oppure più rotondo, più o meno densi ecc. Ecco spiegata la grande scelta che si può oggi trovare sul mercato di aceti balsamici I.G.P.
Le diverse ricette sono spesso frutto di ricerche tramandate per generazioni dai produttori, in molti casi infatti le aziende attuali sono l’evoluzione di antiche aziende famigliari che producevano in casa i loro prodotti speciali.
Oggi è possibile trovare sul mercato una grande quantità di prodotti che rientrano nella certificazione di Aceto Balsamico di Modena I.G.P.
Variando percentuali e composizioni infatti, si possono ottenere prodotti molto diversi tra loro.
Per questo motivo la nostra linea di Aceti è ampia e variegata. Abbiamo pensato a prodotti che possano rispondere alle diverse esigenze del consumatore, garantendo ogni volta sapori e esperienze sensoriali uniche.
Ma come capire le caratteristiche di un prodotto e quali sono gli abbinamenti migliori?
Per aiutare i nostri clienti abbiamo elencato caratteristiche e abbinamenti consigliati in ogni scheda prodotto, ma in generale per orientarsi nel mare magnum degli aceti può essere utile sapere alcune informazioni di base.
Leggere l’etichetta è sempre un’ottima idea: la lista degli ingredienti in etichetta è sempre ordinata in senso decrescente. Significa che il primo ingrediente è quello presente in quantità maggiore nel prodotto finito.
Nel caso dell’aceto balsamico: se il primo ingrediente è l’aceto di vino si ha davanti un prodotto fluido e pungente, perfetto da usare come condimento quotidiano soprattutto per insalate e marinate. Se invece il primo ingrediente è il mosto cotto, si ha di fronte un prodotto più denso, caratterizzato da una maggiore dolcezza e intensità di aromi complessi, adatto ad abbinamenti con carni e formaggi stagionati.
Maggiore è la concentrazione di mosto in ricetta, maggiore sarà la densità del prodotto. Per disciplinare la densità può variare da un minimo di 1,06 a oltre 1,30 (in una scala in cui come riferimento possiamo considerare dell’acqua che è 1 e quello del miele che è 1,42), quindi da prodotti molto fluidi fino ai super densi.

Per aiutare a distinguere le densità dei nostri prodotti abbiamo scelto di usare un simbolo antico: il fiorino, una delle prime monete italiane coniate dopo la caduta dell’Impero Romano.
Più sono i fiorini in etichetta, maggiore è la densità del prodotto.

Se sull’etichetta è visibile la dicitura “Invecchiato” significa che il prodotto deve essere rimasto in botte almeno 3 anni, come da norma del Disciplinare. Il tempo trascorso in legno incide sugli aromi e sulle caratteristiche organolettiche del prodotto rendendo ancora più equilibrato il rapporto dolce-agro.
I prodotti densi e invecchiati sono quelli che si prestano ad abbinamenti particolari, ad esempio con le fragole il gelato, ma non ci sono limiti: la cosa migliore è farsi guidare del proprio gusto e dal proprio intuito, sperimentando e degustando le varie tipologie di aceto.
L’importante è scegliere sempre prodotti di qualità, miscela di eccellenti materie prime e frutto di anni di esperienza e passione, come quelli che siamo orgogliosi di presentare nella nostra linea Famiglia Fiorini.